Poche idee...

... e ben confuse...

La frase che risuonava all'inizio della carriera durante le prime riunioni in brainstorming, quando ancora si chiamava "buttiamo giù delle idee".

Ne è passato di tempo.

Da allora sempre più si usano delle altisonanti "definizioni" per definire il lavoro. Ma in definitiva la sostanza non cambia. Si tratta sempre di "cogliere" l'essenza del momento, stilando in maniera più o meno ordinata le diverse proposte contingenti.

"Cosa è cambiato?" mi chiedo spesso...

Sicuramente l'attenzione al cliente, la qualità sempre maggiore, gli strumenti a disposizione.

Mi ricordo ancora quando con carta e penna si annotavano le consegne, si schedulavano i compiti... Quando si attaccavano con il nastro adesivo sulla parete o con le puntine sulla lavagna in sughero... E quando non bastava si usavano quei grandi fogli per pacchi (non c'erano molti soldi) distesi a terra su cui si disegnavano cerchi e figure geometriche con all'interno frasi e definizioni (quello che oggi sono le mappe mentali e concettuali).

Mi ricordo la pausa caffè, un degno momento di aggregazione e relax, durante la quale le idee prendevano vita, come uscissero da sole dal limbo, non più spaventate, ma attratte da quei momenti conviviali.

Nel corso degli anni ho assistito ad una progressiva diminuzione della componente "ludica", in nome di una non ben precisata "produttività".